Merla!

I cosiddetti giorni della "merla" sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio che dovrebbero essere i giorni più freddi dell'anno. Ma nel caso in cui questi giorni non siano molto freddi, potrebbe significare che la primavera arrivi tardi. Tanto "non ci sono più le mezze stagioni".

La leggenda si perde nella notte dei tempi, e ha infinite varianti da luogo a luogo, in alcune versioni i giorni della merla sono gli ultimi due di gennaio e del 1° febbraio. Una cosa è comune a tutte le leggende, che i giorni della merla, sono solo una sorta di cartina di tornasole, affidandosi a un unico indicatore per fare previsioni sul tempo. Un specie di Bernacca mitologico.

Anche se oggi viviamo in un periodo di crisi energetica, dovuta al passaggio dalla fornitura di gas russo insanguinato a quello nordafricano, il freddo gelido non è più una grande preoccupazione, grazie al riscaldamento moderno (anche se sono caxxi amari per chi ha la caldaia a pellet). Ma per i nostri antenati, che dovevano sopravvivere a inverni gelidi con pochissime risorse, questi erano i giorni più duri. La tradizione ancestrale (naturalmente supportata dall'evidenza dei cicli meteorologici) individua in questi giorni il periodo più freddo, dopo il quale, con l'allungamento delle giornate e delle ore di sole, la primavera lentamente si avvicina giorno dopo giorno. Ma attenzione! Il canto della merla (moglie del merlo) che anticipa  i primi segni della primavera può trarre in inganno: non sempre infatti indica che le temperature più calde sono effettivamente in arrivo.

Una delle tante versioni un po' hippie, dice che anticamente tutti i merli erano bianchi (durante il periodo del LSD, dei cilum, dei Pink Floyd ecc...). Per ripararsi dal freddo estremo, una merla vide fumo uscire da un camino e vi entrò con i suoi piccoli. Riemersi il 1° febbraio, tutti neri per la fuliggine, in segno di riconoscenza, accettarono di essere neri per sempre.

Nel 1740 Sebastian Pauli nel suo illeggibile "Modi di dire toscani ricercati nella loro origine" scriveva che l'origine di questa espressione sia la seguente: Dovendo portare oltre il fiume Po un enorme cannone (hippie again?), chiamato Merla, gli artiglieri attesero i giorni più freddi dell'anno con il fiume ghiacciato.


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