Standardizzazione del consumo
In quasi tutte le zone del mondo si assiste oggi a una generale standardizzazione e ibridazione del cibo che spesso si paga con la perdita di sapore. Ci troviamo di fronte a una tavola per la quale dobbiamo inventare il menu scegliendo tra una moltitudine di alimenti dal sapore “sciacquato”, poco dominante, di qualità uniforme; “industrializzato”. Un processo iniziato a metà anni ’80 che vede ora l’esigenza di standardizzare anche la piccola diffusione degli alimenti. Il passaggio “industria – magazzini di stoccaggio – superstore – piccole attività/consumatore” non è più conveniente. Ecco allora il nuovo progetto inserito nel grande reset post covid; “industria – rete di distribuzione – consumatore”. In questo ultimo progetto non c’è spazio per le piccole attività (bar, ristoranti, pizzerie, botteghe) non affiliate ai grandi gruppi alimentari (McDonald's, Pizza Hut, Domino's, Starbucks, Crema & cioccolato ecc..).
Bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e simili attività artigianali spariranno per dare spazio al franchising. Ed è per questo che il nostro governo sta lavorando.
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